Polline d'api
In periodi di transizione stagionale, in cui il corpo può non essere al 100% della sua forma, il polline d’api può contribuire a rinforzare le difese immunitarie e a combattere l’affaticamento, grazie alla sua concentrazione di sali minerali, oligoelementi, vitamine e antiossidanti.
Perché assumere il polline d'api?
Ecco alcune buone ragioni per cui consumare del polline d’api per brevi periodi:
- È una preziosa fonte di energia per gli sportivi;
- Rafforza le difese immunitarie e riequilibra i metabolismi fragili;
- È un tonificante: adatto al consumo dei più piccoli, ridona anche forza ai convalescenti, alle persone affaticate, indebolite e intossicate;
- È utile in caso di artrite, rachitismo e ritardi nella crescita;
- Stimola l’attività celebrale: è un ottimo rimedio contro l’affaticamento intellettuale, la nevrastenia, l’astenia. Migliora il lavoro intellettuale e le capacità mnemoniche.
- Regolarizza le funzioni intestinali; combatte inoltre la colite e gli stati fermentativi;
- Combatte la caduta dei capelli e migliora la salute del cuoio capelluto;
- Essendo uno stimolante, aumenta la libido e l’eccitazione sessuale;
- In quantità minime e per un breve periodo, l’assunzione quotidiana di un determinato polline può desensibilizzare un individuo dalle allergie associate a tale sostanza. Ma è bene essere molto cauti.
Come consumare il polline d'api
Il polline non è dolce come il miele e ha un sapore peculiare. Si consiglia di assumerlo preferibilmente a colazione, in una quantità di circa 10g (un cucchiaio raso). Potete assumerlo puro, masticandolo a lungo, oppure diluito in acqua o tisana tiepida e dolcificata con miele, preferibilmente a digiuno. Potete anche mescolarlo al miele o allo yogurt, a colazione. da solo o mescolato ad altri alimenti, come il miele o lo yogurt.